Case ad 1€ in Sardegna: Ciò che devi conoscere per richiederne una
Buone notizie: l’acquisto della tua nuova casa in Sardegna potrebbe costarti solo un euro
Chi venderebbe mai la propria casa ad 1€?
Possedere una casa, oltre a rappresentare una delle maggiori aspirazioni alla base della cultura Italiana, rappresenta di fatto anche un costo.
Lo sanno bene i proprietari di immobili. Tanto più se si tratta di pagare per un immobile vecchio e inutilizzato.
Gli immobili fatiscenti che gravano sulle tasche dei malaugurati proprietari o del comune, in Italia sono oltre 6000.
Questi edifici di fatto costituiscono un costo per entrambi i soggetti, che hanno ben più d’una ragione per volersene sbarazzare.
Che fare dunque quando, magari per eredità, ci si trovasse a possedere un immobile fatiscente in un piccolo borgo isolato lontano dalla propria casa e dal proprio luogo di lavoro?
E nel caso questo immobile fosse di proprietà del comune che senso avrebbe tenerlo inutilmente in vendita o peggio ancora fermo pur dovendoci pagare sopra le tasse?
Se sommiamo questo problema di carattere economico con quello dello spopolamento che attanaglia proprio i comuni dove questi immobili sono ubicati, ci sarà semplice comprendere il perché del progetto “case ad 1€”.
Vediamo meglio e più nei dettagli di cosa si tratta.
In nessuno dei casi sopra riportati la vendita degli immobili pare essere una soluzione percorribile. Nessuno infatti vorrebbe acquistare al costo per Mq di mercato una casa fatiscente in un piccolo borgo tendente allo spopolamento.
Il ricavo poi, sarebbe di certo misero.
Regalare casa non è quasi mai una buona idea ma come immagini, in questo caso specifico, l’idea di pagare tasse su un immobile inutilizzato non può che portare il padrone di “casa” – leggi rudere fatiscente senza alcun valore economico – a questa pratica soluzione permettendogli di sbarazzarsene.
Ecco allora che entra in gioco il comune: soggetto disposto ad acquisire l’immobile liberando di fatto il proprietario da questo gravoso peso fiscale con l’obiettivo di metterlo a disposizione di tutti coloro intendano ricostruirlo, abitarlo e prendersene cura.
Perché comprare case ad 1€
Per quale motivo alcuni soggetti dovrebbero essere interessati all’acquisto di ruderi fatiscenti in borghi isolati?
Il quadro nel quale si pone il progetto “case ad 1€” si propone di conseguire diversi importanti obiettivi sociali.
Ecco le due principali finalità del progetto:
– Aiutare i giovani che faticano ad ottenere un mutuo concedendogli la possibilità di accenderne uno al fine di ristrutturare – spesso ricostruire – i locali acquistati (simbolicamente al prezzo di un euro).
– Contrastare lo spopolamento e l’abbandono dei borghi e dei paesi assoggettati a questa problematica.
Dove è possibile acquistare case per 1€?
A differenza di quanto si possa pensare, il progetto “case ad 1 euro” è largamente diffuso in diverse regioni d’Italia, comprendendo aree che spaziano dalla Toscana alla Sardegna.
Ecco un breve riepilogo dei comuni e delle regioni coinvolte in quest’iniziativa.
• Campania: Avellino e Zungoli.
• Sicilia: Gangi, Palermo, Regalbuto, Enna, Salemi, Trapani, Mussomeli e Caltanissetta
• Lazio: Patrica e Frosinone
• Toscana: Montieri, Grosseto, Lucca e Vergemoli
• Sardegna: Nulvi e Ollolai
• Piemonte: Carrega ligure e Alessandria
• Abruzzo: Lecce nei Mari e Aquila
Le città e le regioni presentate sono davvero numerose ed in alcuni casi, come accade per la Sardegna, parliamo di borghi storici con un passato e un presente giocato da protagonista nella classifica delle più belle cittadine Italiane.
Il progetto case ad un euro: La soluzione per lo spopolamento di alcuni paesi in Sardegna
In Sardegna sono presenti tantissimi paesini caratteristici e decisamente apprezzati in tutto il mondo. Non a caso la Sardegna è spesso citata come una delle mete più desiderate. Alcuni di questi tuttavia sono soggetti a spopolamento.
La causa è da imputarsi al sempre più forte calo delle nascite in congiunzione con il noto fenomeno della disoccupazione.
A seguito di queste condizioni i comuni stanno cercando di arginare il più possibile il fenomeno dello spopolamento con interventi volti a migliorare e valorizzare il loro patrimonio cittadino.
Tali azioni hanno attirato negli anni numerosi turisti, tant’è che tra il 2011 e il 2015 si è registrato un incremento di oltre 7.000 residenti stranieri.
Con l’obiettivo di ripopolare e ristrutturare i centri storici, risolvendo il problema dello spopolamento, si è registrata un ampia adesione al programma “Case ad 1 euro”.
I comuni che in Sardegna sono coinvolti in questa iniziativa sono quelli di Nulvi, in provincia di Sassari, ed Ollolai, in provincia di Nuoro.
Case ad un Euro in Sardegna: il sogno di ogni turista
Provenienti da tutta Europa, ma soprattutto dai Paesi Bassi e dalla Svizzera, i turisti che hanno adocchiato le case ad 1 euro dei piccoli borghi in Sardegna sono attratti principalmente dalla tranquillità e dai ritmi lenti, per niente frenetici, che queste cittadine possono offrire.
La vicinanza con il mare – specialmente per chi si reca in Sardegna per passare le vacanze – non è un parametro da sottovalutare e l’isola offre ai turisti interessati anche un incredibile patrimonio storico-culturale.
In aggiunta alle sue fantastiche spiagge, tra le sue attrazioni possiamo trovare inoltre antichi Nuraghi, Tombe dei Giganti e Domus de Janas.
Impossibile andar via dall’Isola senza ammirare il sito archeologico Su Nuraxi a Barumini, patrimonio dell’UNESCO, o la basilica di San Gavino a Porto Torres, la chiesa romanica più antica e grande dell’isola.
Il progetto case ad un euro si ripropone di garantire pieno accesso a tutte queste bellezze storiche. Opportunità raccolta a piene mani dai numerosi cittadini stranieri che hanno richiesto di aderire a questa iniziativa.
In tantissimi vedono di buon grado l’idea di mollare il caos della grande città per andare a vivere in Sardegna.
La maggior parte di queste persone proviene da città molto caotiche e frenetiche, dove il ritmo lento e il silenzio dei paesini sardi è ritenuto un paradiso. Il costo della vita è molto basso e la possibilità d’acquistare una casa ad un prezzo simbolico di un euro rende il tutto ancora più vantaggioso.
La Sardegna inoltre è una meta perfetta per chi è già in pensione così come per chi vuole avviare un’impresa.
Abitare nell’isola dei centenari grazie al progetto Case a 1€
La Sardegna, non a caso, è chiamata Terra dei Centenari. Patria del triplo dei centenari dei Paesi occidentali conserva un microclima e un DNA studiato in tutto il mondo. Questo primato è in gran parte attribuito al cibo locale e al buon vino.
I vini tipici sardi, consumati abitualmente dagli abitanti dell’Isola, secondo recenti studi contengono sostanze antiossidanti in percentuale maggiore rispetto ai vini delle altre regioni.
I formaggi sardi contengono una grande quantità di batteri probiotici, ed anche la frutta presenta altissime quantità di flavonoidi e polifenoli.
I cereali sardi, inoltre, sono privi delle micotossine presenti nella maggior parte dei cereali coltivati in tutto il mondo, e responsabili di numerose patologie.
Gran parte delle campagne sarde in prossimità dei paesini che hanno aderito al progetto “case ad un euro” presentano un inquinamento nullo ed una scarsissima industrializzazione, che permettono ai terreni dell’Isola di rimanere incontaminati e produrre alimenti genuini.
Ollolai: Il primo paese ad aver aderito al progetto “Case ad un euro”
Ollolai è un piccolo comune di circa 1.200 abitanti, e si trova in provincia di Nuoro.
Il sindaco, tra i primi ad aver aderito al progetto “Case ad 1 euro” ha mostrato forte volontà nel voler arginare il problema dello spopolamento a cui è soggetta questa cittadina.
Grazie al progetto si è posto inoltre come obiettivo quello di dare nuova vita al suo centro storico.
Prendere casa ad Ollolai significa poter godere di un un patrimonio archeologico immenso, composto da circa 70 siti nuragici e da numerose chiese.
In tema di cultura tradizionale è molto rinomata e apprezzata dai turisti per il tradizionale palio degli asinelli e i festeggiamenti carnascialeschi molto caratteristici.
Attualmente, in questo paesino, il progetto case ad un euro ha riscontrato un grande successo: sono infatti numerosissime le abitazioni già destinate ai nuovi proprietari.
Non solo Ollolai: Le case ad un euro a Nulvi
Anche le case ad 1 euro a Nulvi, in provincia di Sassari, sono molto ambite.
In questo paesino si trovano tantissime testimonianze del suo passato nuragico e pre-nuragico: dai nuraghi alle tombe dei giganti, fino ad arrivare al pozzo sacro “Nuraghe Irru”, edificio di epoca nuragica adibito al culto delle acque.
La cittadina di Nulvi ha accolto di buon grado il progetto case ad un euro e anche grazie alla sua posizione strategica ha ricevuto numerose richieste da parte di aspiranti nuovi cittadini pervenute in questo caso da tutta Europa.
Acquistare casa ad 1€: ecco le restrizioni
A differenza di quanto si possa pensare, il progetto non è esattamente a zero spese.
L’idea di poter acquistare una casa e poi scordarsene – con il mero obiettivo d’aggiungere una nuova conquista al proprio patrimonio immobiliare – non è infatti contemplato all’interno di questo progetto.
Per comprendere meglio il progetto occorre infatti prendere visione attenta delle restrizioni che quest’ultimo contempla come vincolanti per la sua riuscita.
Nessuno, com’è facile immaginare, ti regala una casa. Accanto a questo simbolico valore d’acquisto ci sono infatti degli impegni concreti ai quali l’acquirente non potrà sottrarsi.
Eccone 4 – cardine – riguardanti le restrizioni e gli obblighi richiesti al soggetto acquirente.
- Tutti i lavori di ricostruzione devono essere progettati e portati a termine entro e non oltre 365 giorni dall’acquisto dell’immobile.
- Tener conto delle spese accessorie alla pratica come ad esempio quelle notarili, d’accatastamento del nuovo immobile o di voltura.
- Avviare i lavori entro e non oltre 2 mesi dalla consegna di tutti permessi.
- Il comune richiederà al soggetto acquirente una piccola fideiussione pari a € 5.000 della durata di 3 anni. Alla scadenza di tale periodo di garanzia quest’ultima sarà poi rimborsata dal comune.
Conclusioni
Come abbiamo visto nei paragrafi precedenti, il progetto case ad 1€ ha riscosso un grande interesse cogliendone in pieno l’obiettivo primario: il ripopolamento dei borghi e delle aree soggette ad un preoccupante spopolamento.
Sebbene, come nel caso Sardegna, dove il progetto ha preso il volo e i risultati non hanno tardato a farsi attendere, non possiamo non sottolineare che in alcuni comuni Italiani lo stesso ha subito un avvio faticoso al punto da vederne sospesi gli sviluppi.
Burocrazia a parte, l’idea di “offrire ad 1€” gli immobili è sicuramente un’ottima occasione per tutti coloro vogliano prendere casa circondati dalla natura in alcuni dei punti più belli di quell’Italia che tutto il mondo ci invidia.