Trasferirsi all’estero, mille motivi per godersi la pensione
Al termine della vita lavorativa ci si chiede spesso come fare a godersi il periodo in cui si sta ancora bene e non si è più costretti a lavorare. Dopo una vita lavorativa lunga ed intensa ci si aspetta di trovare quello stile di vita ottimale per preservare la salute. I motivi per cui ad un certo punto si preferisce spostarsi stabilmente in un altro paese possono essere molti e non tutti sono quelli che ci si aspetta.
Chi l’avrebbe mai detto qualche anno fa che una delle motivazioni principali per cui un pensionato si trasferisce all’estero, soprattutto nel caso di pensionati italiani, era la pressione tributaria? In altri paesi la scelta dei pensionati ha a che fare con il clima in special modo. A ben vedere di motivazioni ce ne sono veramente tante e in questo articolo affronteremo quelle principali.
Ciò che è certo è che cambiare vita e spostarsi all’estero è diventata una scelta che tocca qualsiasi età e qualsiasi paese. La moda attuale riguarda soprattutto i pensionati che preferiscono lasciare il proprio paese per stabilirsi in un luogo diverso che rispecchi di più le loro aspettative.
Il principale motivo per cui andare a vivere all’estero è la necessità di realizzare un sogno lungo tutta una vita. Come detto in alcuni casi si tratta di una decisione che riguarda il costo della vita in altri invece sì desidera raggiungere i familiari che sono già all’estero, ed infine un altro motivo è la salute, collegata alla necessità di vivere in posti caldi e vicino al mare. Basti pensare che nel solo Portogallo in 10 anni si sono trasferiti 4 milioni di pensionati provenienti da tutta Europa, oltre che dal Brasile.
Sono molte le mete gettonate, in Italia c’è la Sardegna ad accogliere i pensionati che provengono dalla stessa Italia oppure dall’Europa del centro del nord, ma anche dalla vicina Svizzera.
In Europa si preferisce di gran lunga come detto il Portogallo oppure anche le Canarie. I ricongiungimenti familiari avvengono in special modo per l’America meridionale e l’America settentrionale.
Un fenomeno che tende ad allargarsi sempre di più
Il fenomeno dell’esodo dai paesi d’origine è cominciato agli i inizi degli anni 2000 e sta crescendo di anno in anno. Percepire una pensione all’estero è una decisione che deriva da una attenta programmazione resa possibile o per informazioni ricevute da persone vicine, oppure grazie ai siti internet che promuovono l’agevolazione delle pratiche necessarie a cambiare paese e trasferirsi all’estero.
Rispetto a molti paesi europei ci sono diverse mete che offrono un costo della vita più contenuto e un trattamento fiscale di favore. Quest’ultimo filone si è molto sviluppato ed alcune amministrazioni statali anno studiato delle particolari agevolazioni al fine di attirare esplicitamente i pensionati d’Europa.
È il Portogallo ad aver pensato ad una particolare forma di agevolazione che consiste nel non applicare le tasse ai cittadini pensionati provenienti dai paesi europei per ben 10 anni. In più attraverso accordi bilaterali, chi percepisce la pensione in uno stato estero gode anche di un trattamento di favore nella contribuzione della stessa pensione da parte del paese d’origine.
Un dato può spiegare meglio questo fenomeno se lo riferiamo ad esempio alla sola Italia. Sono stati ben 373 mila i pensionati italiani che hanno ricevuto la pensione all’estero e l’82% di questi sono cittadini italiani, quindi che si sono volontariamente trasferiti all’estero. Nel caso dei pensionati italiani trasferiti all’estero, c’è da dire che più della metà sono in Europa.
Il fenomeno della pensione all’estero non è da confondere con il tema dell’emigrazione che ha antiche radici, alcuni paesi tra cui sicuramente l’Italia in anni passati hanno visto un movimento di persone ingente, trasferirsi all’estero per motivi esclusivamente lavorativi. Le mete dell’emigrazione di un tempo oppure anche attuale da parte dei giovani soprattutto, sono differenti dalle mete più gettonate che i pensionati scelgono per ragioni radicalmente opposte.
Tradizionalmente un paese adeguato ad un pensionato è caldo e ha il mare vicino, ciò non toglie però che si possono scegliere altre mete nell’Europa dell’Est a causa del basso costo della vita nettamente più conveniente.
Alcuni pensionati europei hanno la possibilità di permettersi di stabilirsi in un numero notevole di paesi a prescindere dal costo della vita. Attualmente la Thailandia è considerata una meta molto gettonata da parte dei pensionati di mezza Europa in cerca del caldo e della vita a contatto con le bellezze naturali. Un tempo la Thailandia era un paradiso anche per il costo della vita molto basso, cosa che non è più da qualche anno.
In Europa il piacere di vivere vicino al mare si vive in Sardegna dove i pensionati soprattutto del nord Italia e del nord Europa si sistemano per alcuni mesi l’anno, un fenomeno abbastanza nuovo è quello proveniente dalla Svizzera, che ha mostrato un interesse crescente a trasferirvisi.
I criteri principali alla base della scelta per trasferirsi all’estero
Ogni pensionato che decide di godersi la pensione all’estero lo fa in base ad una serie di criteri che stabilisce per selezionare il paese dove intende stabilirsi. Il primo criterio che lo guida è la voglia di andare in un paese che è disposto ad offrirgli maggiori possibilità. Non si tratta di possibilità intese in senso sociale, ma di possibilità di vivere in maniera migliore rispetto a quanto poteva offrire il proprio paese di origine.
Con tutta probabilità il pensionato si informa sui luoghi cosiddetti caldi, cioè quelli che permettono di vivere una lunga primavera calda, questo genere di pensionati sono quelli che vivono nell’Europa centrale o del nord che sperano e sognano di vivere in un posto più mite. La Spagna, l’Italia, la Francia e il Portogallo sono le mete che preferiscono.
Un altro criterio è rappresentato dalla detassazione della pensione e quindi dal costo della vita. Questo criterio è strettamente dipendente dalla nazione da cui arriva il pensionato. E’ palese che un pensionato svizzero ha un larghissimo spettro di possibilità di scelta, cosa che non ha ad esempio un pensionato italiano. Questo criterio di selezione spiega anche perché in alcuni paesi ci siano piccole comunità di pensionati che sono riferite a singole nazioni.
Un altro criterio di scelta si basa sulla salute per cui si preferiscono quali luoghi che permettono di migliorare la propria qualità della vita a seguito di determinate patologie, come le nevralgie del tessuto osseo.
Informarsi prima con le agenzie e lo sportello online
Per potersi trasferire è necessario conoscere fino in fondo quali sono le leggi locali in tema di tassazione e permanenza. In ogni paese ci sono degli uffici che vengono istituiti proprio per informare le persone che intendono trasferirsi all’estero. Spesso ci sono degli sportelli online come ad esempio in Svizzera in cui è stato messo a disposizione per gli svizzeri all’estero, uno sportello online che fornisce tutte le informazioni necessarie per gli svizzeri che si trovano all’estero, e per coloro che vogliono rientrare nel paese.
Tra i criteri di scelta che sono stati trattati poco fa non si cita mai abbastanza quello della sicurezza. I pensionati di tutta Europa tendono a scartare a priori i luoghi dove non è garantita la sicurezza, per questo motivo non vengono presi in considerazione i luoghi in cui, pur essendoci un costo della vita molto basso ed una qualità della vita molto alto, non ci sono pensionati che vi si stabiliscono. Qualsiasi paese che decide di attuare una politica per attirare i pensionati dall’Europa, deve avere come base una politica che riguardi la sicurezza.
Un altro criterio di scelta è basato sulla lingua del paese dove ci si vuole trasferire. I pensionati dell’area mediterranea tendono a preferire paesi dove è più comprensibile per loro la lingua, tipicamente Italia, Francia, Portogallo e Spagna. I pensionati che invece arrivano dall’Europa del nord non si pongono questo limite, poiché sono abituati ad utilizzare la lingua inglese ovunque vanno.
Un altro fenomeno che si sta diffondendo riguarda le agenzie che aiutano in loco. I pensionati che si vogliono trasferire possono abbattere le barriere relative alle informazioni necessarie tramite aiuti consistenti di connazionali che ne hanno fatto un vero e proprio lavoro.
Un fenomeno per certi versi che allarma
In Italia il fenomeno dei pensionati che vanno all’estero si sta diffondendo e sta diventando allarmante al punto che il fisco italiano ha intrapreso una campagna di controlli estesi.
Non si può negare che una parte di pensionati si diriga all’estero a causa dell’elevata pressione contributiva che grava non solo sul reddito che si percepisce, ma in generale sulle spese che quotidianamente vengono fatte.
In sintesi nella selezione hanno un peso specifico notevole la pressione fiscale, il clima e l’inquinamento, la percezione della sicurezza, la ricerca di un posto migliore in termini accoglienza, i ricongiungimenti familiari e altre motivazioni minori, che hanno creato un fenomeno del tutto nuovo che appartiene a questo inizio di millennio.
Il ruolo delle nuove tecnologie nel diffondersi del fenomeno dei pensionati all’estero
In un certo senso la diffusione delle informazioni e la facilità nelle comunicazioni, ha favorito molto il divulgarsi di questo fenomeno, se prima lo si riteneva quasi un azzardo, oppure una scelta avventurosa, ora si ha la possibilità di conoscere in anticipo ed in maniera dettagliata a cosa si va incontro. I social network e internet sono la base su cui poggia questo fenomeno.
Fino a poco tempo fa, erano i giovani a cercare fortuna all’estero, la diffusione delle occasioni di studio all’estero ha creato le basi per eliminare le barriere soprattutto culturali che non permettevano ai cittadini di circolare in Europa. Il fenomeno interessa ora i nonni e spesso e volentieri sono seguiti loro dai figli e nipoti, in cerca anche loro di un futuro migliore.